Itinerari a Bologna . Principali monumenti palazzi e piazze da visitare a Bologna
Bologna, definita la città dei portici. ( ben 38 km di portici si è calcolato nel centro storico, caratteristici i 4 km consecutivi che portano alla Chiesa di San Luca)
Tra le innumerevoli attrattive che Bologna offre si ricorda tra i principali:
Piazza Maggiore : centro della città antica e celebre per la stupenda Fontana del Nettuno di Giambologna (XVI secolo), su cui si affacciano i maggiori edifici del potere civile e religioso:
(Basilica di san Petronio, Palazzo del Comune, Palazzo del Podestà e Palazzo di Re Enzo);
Basilica di San Petronio
Edificata nel XIV secolo per volontà del Comune, dedicata al Santo patrono della città.conserva opere dei massimi artisti italiani di tutti i secoli, come Jacopo della Quercia, Filippino Lippi, Vignola e tanti altri ancora;La Basilica di San Petronio si erge maestosa sulla Piazza Maggiore.
È veramente molto grande: lunga 132 metri, larga 58 e alta 44. Fu ideata da Antonio di Vincenzo nel 1390 e nel progetto originale doveva essere ancora più vasta, ma non fu mai portata a termine, manca di transetto.
La sua facciata merlata è alternata da bifore, anche essa è incompiuta.
Il portale maggiore è ornato da bassorilievi di Jacopo della Quercia che illustrano le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento e nella lunetta "Maria con il bambino.
L'interno è impreziosito con vetrate del 1400 e del 1500 che chiudono le bifore gotiche delle cappelle laterali. Numerose sono le opere d'arte: gli affreschi di Giovanni da Modena (1410), un S. Rocco del Parmigianino, una statua di S.Antonio del Sansovino.
Particolare è una meridiana solare, ideata nel 1656 di Giandomenico Cassini e tracciata sul pavimento della navata sinistra, la luce del sole che filtra da un buco nella volta indica l'ora solare locale. Nel museo della chiesa sono esposti disegni e progetti della facciata, paramenti ed arredi sacri, oggetti in oro, avorio e pietre preziose e coralli miniati.
Questa è la basilica dove fu incoronato l'imperatore Carlo V° da Papa Clemente VII° e che conserva la tomba di Elisa Bonaparte sorella di Napoleone.
Il ciborio dell'altare maggiore è del Vignola (1547). Molto interessanti il coro ligneo intarsiato(Agostino De Marchi) e due organi.
Al suo interno vi sono pitture di Filippo Lippi e di Lorenzo Costa e di Amico Aspertini.
La Basilica è composta di ventidue cappelle dipinte da importanti pittori del 1400- 1500- 1600-(Vivarini,Costa, Tiarini e tanti altri).
Il Palazzo del Comune :
edificato in epoca comunale e chiamato anche "d'Accursio" per aver ospitato alcuni membri della ricca famiglia bolognese, è oggi sede di alcune importanti istituzioni culturali come il Museo Morandi, in cui sono conservate le opere del grande maestro donate alla città di Bologna;
Il Palazzo Comunale o d'Accursio è un insieme di costruzioni di epoche diverse, la parte sinistra con il porticato e la torre sono del XIII° secolo.
Sul Palazzo c'è una torre appartenuta alla famiglia Accursi ornata da un orologio monumentale a carillon, ammodernato alla fine del XIX° secolo.
La parte sinistra, con il porticato e la torre è del XIII° secolo, mentre l'ala destra con bifore gotiche ornate da terrecotte, venne eretta da Fioravante Fioravanti nel 1425.
Al centro della facciata, sul portale d'ingresso di Galeazzo Alessi del 1500 c'è una grande statua del Papa bolognese Gregorio XIII°, riformatore del calendario (Opera di A. Menganti).
In alto sotto la smerlatura una delicata Madonna con Bambino e Santi di Niccolò Dell'Arca del 1478.
All'interno del primo cortile, con un severo portico del 1400, c'è una splendida rampa a cordata, attribuita al Bramante (1507) che porta al primo piano del palazzo; permetteva l'accesso anche con carrozza e cavalli.
Al piano superiore (nobile) ci sono le sale d'Ercole e Farnese e le stanze dell'appartamento del cardinale legato. Oggi è possibile visitarne i grandiosi saloni e le Collezioni Comunali d'arte. Fanno bella mostra i dipinti dal XIV al XVIII secolo di scuola bolognese e di autori italiani e stranieri: Luca Signorelli, Tintoretto, Magnasco e tanti altri.
Il Palazzo del Podestà :
costruito nel XIII secolo all'incrocio di due strade, è caratterizzato dalla Torre dell'Arengo e dal cosiddetto Voltone del Podestà, cioè un ampio porticato che è decorato con le statue dei quattro protettori di Bologna, san Petronio, san Procolo, san Domenico e san Francesco;è situato sul lato settentrionale di Piazza Maggiore, è stato costruito all'inizio del 1200 e riedificato fra il 1484 e il 1494 in stile rinascimentale su progetto di Aristotele Fioravanti sul precedente nucleo originale medioevale, è sormontato dalla Torre dell'Arengo del 1221 dove è custodita una campana che pesa ben 49 quintali e che suona solo per avvenimenti solenni della città.
Il palazzo del Podestà è attraversato da due strade che si incrociano in una grande volta ai cui quattro angoli ci sono le statue in terracotta dei quattro patroni della città.
Sussurrando parole con il viso attaccato ad uno degli angoli della volta, è possibile, udirle amplificate stando con l'orecchio incollato all'angolo opposto.
Il salone superiore, affrescato da A. De Carolis,"battaglia di fossalta", "liberazione degli schiavi", accolse il conclave che elesse l'antipapa Giovanni XXIII° nel 1410.
Come curiosità si puo' suggerire che sotto il voltone del podestà vi è un eccezionale effetto acustico che fa udire parlando a bassa voce.
Il Palazzo di Re Enzo:
Una costruzione duecentesca che prende il nome dal suo ospite più illustre, Re Enzo, figlio di Federico II di Svevia, che conserva nelle sue sale l'archivio cittadino e il Carroccio, cioè un grande carro che veniva usate in guerra per portare le insegne delle città;
Dopo soli 40 anni dala sua costruzione il palazzo del podestà fu affiancato da Palazzo Re Enzo, per poter accogliere adeguatamente la massiccia partecipazione popolare al governo. Il palazzo fu chiamato inizialmente Palazzo Nuovo proprio per distinguerlo da quello del Podestà ma poi cambiò nome per via di un episodio storico. Vi fu infatti rinchiuso prigioniero per 23 anni Re Enzo di Sardegna figlio di Federico II, vinto alla battaglia di Fossalta; sulla sua prigionia si raccontano numerose leggende che lo vedono protagonista di tentate fughe e segrete rimase rinchiuso fino alla morte nel 1272. Dal punto di vista architettonico il palzzo subì delle modifiche per mano di Antonio di Vincenzo alla fine del Trecento e per opera del Dotti nel Settecento. Restauri importanti furono eseguiti all'inizo del Novecento grazie ad Alfonso Rubbiani. Sotto il palazzo si apre la volta di un pittoresco quadrivio pedonale e sulla destra vi è l'accesso per la cappella di S.Maria dei Carcerati, dove si recavano i condannati a morte
La Fontana del Nettuno :
La piazza del Nettuno è sovrastata da una fontana rinascimentale, costruita tra il 1564 ed il 1565.
Il Dio marino, è il capolavoro del Giambologna e si erge al centro della piazza, con un tridente in una mano con cui placa le onde, ai suoi piedi ci sono puttini e sirene di bronzo a cavallo di delfini.
Questa parte inferiore è stata ideata dall' architetto pittore Tommaso Laureti ne 1563.
Questa statua alta 3,20 metri e pesante 22 quintali, comunque mantiene una predominante carica erotica, per esempio le ninfee ai lati della statua, spruzzano acqua dai seni . in certi periodi storici ove il pudore era tenuto in considerazione maggiormente la chiesa dovette coprire la statua lungo il ventre.
Piazza Santo Stefano
Da via S.Stefano si può raggiungere l'omonima Piazza Santo Stefano, contornata da storici e bei palazzi, detto delle "sette chiese" anche se ce ne sono solo quattro piu' edifici sacri: la Chiesa del Crocifisso del 1200, la Chiesa del Santo Sepolcro del 1300, la Basilica dei Santi Vitale e Agricola costruita a cavallo tra il '900 e il 1200 (dove si trovano le spoglie dei due Santi) e la Chiesa del Calvario.
Piazza Santo Stefano è di frequente sede di importanti concerti e manifestazioni, anche grazie agli importanti palazzi che la circondano e che le danno rinomanza; soprattutto di sera la piazza è veramente affascinante e consigliata ai visitatori di Bologna.
il complesso monumentale di santo Stefano, nato dall'unione tramite cortili e porticati di sette chiese e cappelle, rappresenta uno degli edifici romanici meglio conservati della città;
la Basilica di Santo Stefano, è formata da vari edifici che rappresentano la Passione e Crocefissione di Cristo ed è edificata su un tempio dedicato ad Iside, infatti si può vedere un'iscrizione votiva romana alla Dea.
Nella costruzione sono stati utilizzati vecchi e pre-esistenti materiali di epoca romana ma anche bizantina; i lavori sono durati dal 1200 al 1400.
La vulgata popolare vuole San Petronio come progettista della Basilica e proprio la sua tomba era in una cella sormontata da un pulpito nella Basilica di Santo Stefano, ora è stata trasferita nella Basilica a lui dedicata .
Chiesa di santa Maria della Vita
che si trova in via clavature 10 ; in cui si conserva lo straziante gruppo in terracotta del Compianto su Cristo Morto, realizzato nel 1463 dallo scultore Niccolò dell'Arca;e pitture nell' altare maggiore di Giacomo Rossi e di Giov.Maria Tamburini su disegni del suo maestro Guido Reni.
Oratorio di S.Maria della Vita
via Clavature n 8
Fu disegnato da Floriano Ambrosini e costruito da Bonifazio Sacchi(1604-17) è ricco di numerose opere d' arte e ha un aspetto molto signorile ed elegante.
Le due torri
Simbolo di Bologna, la Torre Garisenda (48.16 metri la piùantica delle due è datata tra il XI e il XII secolo) e la Torre degli Asinelli (97.20 metri costruita tra il 1109 e il 1119), che con la loro altezza caratterizzano il profilo della città.
Quella degli Asinelli, è la più alta, circa 98m, ed ha una leggera inclinazione di 230 cm ha una scalinata interna di 498 gradini; dalla sua cima la vista spazia, nelle belle giornate, su tutta la valle padana fino alle Prealpi e alle Alpi .
La torre Garisenda piu bassa (misura circa 48,16m), è stata abbassata nel corso degli anni per paura di crolli, ha una pendenza più accentuata rispetto all'altra di circa 322cm che la rende più caratteristica.
Non è certo il motivo per cui a Bologna furono innalzate tante torri (circa 180), ma sembra che le due famiglie bolognesi, Asinelli e Garisenda appunto, facevano la competizione a chi costruiva la torre più alta per avere il controllo sulla città e sulla vallata, ma senza avere molta conoscenza di architettura o di ingegneria. Altri sostengono che le torri siano state erette come strumento di difesa e offesa.
Le due torri sono le più importanti e conosciute ma ne sono ancora rimaste intatte 17 di tutte quelle che una volta erono presenti.
La torre degli Asinelli è visitabile al pubblico gli orari vanno da mattina alla sera. La garisenda non è visitabile.
Palazzo della Mercanzia
Proprio accanto alle Due Torri si apre la splendida Piazza della Mercanzia, con l'omonimo elegante Palazzo ornato di un baldacchino cuspidale che sormonta il portico alto e slanciato. Si può ammirare la Loggia del Carrobbio o dei Mercanti che appartiene al secolo XIV (1384) ed è attribuita ad Antonio di Vincenzo e Lorenzo da Bagnomarino. I pilastri e il balconcino sono opera di Giovanni e del figlio Pietro di Giacomo, detti dalle Masagne. Pregevoli anche gli archi .
Chiesa di San Pietro
La Cattedrale di San Pietro, in via Indipendenza 7, è la cattedrale metropolitana della città di Bologna. Vi ha sede la Cattedra dell'Arcivescovo di Bologna e Metropolita della Provincia Ecclesiastica Bolognese.
Una chiesa era già esistente nel 1028, fiancheggiata da un campanile paleoromanico a base circolare (di tradizione ravennate). La chiesa fu distrutta dal devastante incendio del 1141, così venne ricostruita e fu consacrata da papa Lucio III nel 1184.
Nel 1396 fu costruito un alto protiro (portico) sulla facciata, per essere poi rifatto nel 1467.
Dietro ordine del cardinale Gabriele Paleotti l'edificio venne radicalmente ristrutturato all'interno nella a partire dal 1575. Tuttavia queste modificazioni furono talmente profonde da far crollare le volte nel 1599.
Cappella maggioreDal 1582 venne elevata al rango di "chiesa metropolitana" (ovvero sede vescovile con giurisdizione sui vescovi e sulle diocesi del medesimo territorio) dal papa Gregorio XIII
Venne, infine, riedificato all'inizio del XVII secolo e tra il 1743 e il 1747 ebbe una nuova facciata, sul disegno dell'architetto Alfonso Torreggiani e su volere del papa Benedetto XIV.
Attualmente l'interno risulta decisamente barocco, generando un esempio di grandezza maestosa. Tra le opere d'arte, si possono ammirare l'Annunciazione di Ludovico Carracci, affrescato nel lunettone centrale del presbiterio, una Crocifissione romanica in legno di cedro, e un gruppo scultoreo in terracotta detto Cristo morto con le Marie piangenti, di Alfonso Lombardi (inizi '500). Nel catino dell'abside si possono ammirare i dipinti degli inizi del '900 di Cesare Mauro Trebbi (1847-1931) con Sant'Anna in gloria.
Il campanile è cilindrico e alto 70 metri è oggi racchiuso dalla torre campanaria romanica innalzatanei secoli XII-XIII.
Pinacoteca nazionale
(via belle arti n 56)
La Pinacoteca Nazionale, una delle più importanti istituzioni museali italiane, che ospita nelle sue sale opere di Raffaello, Carracci, Reni e tanti altri artisti legati a Bologna.Situata in quello che fù il Covento di S. Ignazio, già dei Gesuiti, posto al n. 56 di via delle Belle Arti. Fu costituita ai primi dell'Ottocento, per salvare le tante opere d'arte degli enti ecclesiastici soppressi dai Francesi.
Archiginnasio
Piazza Galvani n 1
La costruzione dell'Archiginnasio fu voluta da Papa Pio IV°, il suo progettista fu Antonio Morandi che terminò il suo lavoro nel 1563.
È un palazzo ricco di storia e di opere d'Arte. Il suo aspetto monumentale completa la trasformazione urbanistica di Piazza Maggiore.
Il palazzo, è strutturato su due piani con un porticato sulla parte anteriore e un cortile interno a doppio loggiato che ha inglobato la chiesa di Santa Maria dei Bulgari, ricca di affreschi di Bartolomeo Cesi danneggiati dall'ultima guerra.
Le pareti del loggiato, delle sale interne sono ricoperte da un complesso araldico murale, circa seimila stemmi policromi a ricordo degli studenti italiani e stranieri che hanno rivestito cariche nell'Università tra il XVI e il XVIII.
Da visitare è anche l'Aula Magna degli Artisti e quella dei Legisti, denominata dello Stabat Mater.
Interessante ed unico nel suo genere, al primo piano, il teatro anatomico: era una sala dedicata all'uso dell'anatomia dove si tenevano lezioni di medicina.
Le decorazioni del soffitto a cassettoni sono in legno d'abete, statue di medici illustri e con le figure degli "spellati" di E. Lelli.
La sala fu costruita su disegno di A. Levanti nel 1637, crollò a causa dei bombardamenti del 1944, ma poi fu restaurata.
Museo Archeologico
Si consiglia una visita al Museo Civico Archeologico (via dell'Archiginnasio, 2) che contiene diverse raccolte di materiali che documentano la storia bolognese dalla preistoria all'età romana. Vi sono infatti varie sezioni: la collezioni etrusca, greca, romana, numismatica e la sezione Egiziana che è una delle più grandi e importanti d'Europa.
Palazzo dei Banchi:
Al lato della Basilica di San Petronioin Piazza Maggiore è situato il Palazzo dei Banchi che deve il suo nome alla bottega dei banchieri, di cui un tempo ne è stato la sede.
In stile rinascimentale costruito tra il 1565 e il 1568 su disegno di Jacopo Barozzi detto il Vignola, celebre architetto.
Da Piazza Maggiore ci sono due importanti passaggi che mettono in comunicazione questa zona con quelle circostanti: uno sbocca in Via Pescherie e l'altro in Via Drapperie.
Dal Palazzo dei Banchi parte anche il famoso portico Pavaglione"il Padiglione", che arriva fino al Palazzo dell'Archiginnasio. Una curiosità sul nome Pavaglione: deriva dal francese "pavillon" (padiglione), si collega alla fiera dei bachi da seta che si tenne in quegli anni.
il Collegio di Spagna
Il Collegio di Spagna a Bologna è un edificio a due piani con i locali distribuiti attorno al cortile centrale porticato.Fu fatto erigere dal Cardinale Egidio Albornoz uomo politico e studioso.
Cinto da un muro merlato, ha un pregevole portale del 1525 opera del Formigine. I balconcini in ghisa che incorniciano alcune finestre mostrano aggraziati "azulejos" (ricchi murales su piastrelle) che danno un'aria spagnoleggiante a tutto il quartiere.
Ovviamente il collegio ospitava i numerosi studenti stranieri soprattutto spagnoli. Tra gli studenti più noti, che il Collegio di Spagna ospitò, ricordiamo: Ignazio di Loyola, Miguel Cervantes e Carlo V° che vi rimase solo per quattro giorni, prima di essere incoronato nella Basilica di San Petronio.
Le camere che affacciano sul lato esterno sono provviste di merli, il portale è di notevole fattura opera del Farmigine
Da visitare l' oratorio e la loggia superiore con vetrate.
Palazzo Bocchi
Palazzo Bocchi, sito a Bologna, nell'odierna via Goito, sorse tra il 1545 e il 1560 per volontà di Achille Bocchi, illustre letterato e colto filosofo che ne fece la sede dell'Accademia Ermatena, da lui fondata.
Il palazzo fu un disegno del Vignola, coadiuvato da Bocchi. La maschia e potente architettura ha servito da modello a molte altre costruzioni, è un bellissimo esempio di architettura classica italiana.
Nel basamento di Palazzo Bocchi sono incisi versi di Orazio in latino ed alcuni tratti dalla Bibbia, in ebraico. Al pianterreno, in un locale una volta adibito a sede della'Accademia Ermatena, possiamo trovare "Divinità dell'Olimpo" dipinto da Bartolomeo Cesi mentre delle opere di Prospero Fontana sono rimasti gli affreschi nella volta e un "Ercole" sopra un camino.
Palazzo dei Notai
In via dei Pignattari si affaccia sulla piazza.
Sul lato meridionale di Piazza Maggiore è situato il Palazzo dei Notai costruito tra il secolo XIV° e XV° con una facciata merlata intervallata da bifore, con colonnine in marmo bianco eseguita dall'architetto Andrea di Vincenzo.
Sulla facciata c'è lo stemma dei Notai che lo fecero costruire(su sfondo rosso ci sono tre calamai con penna d'oca).
Il Palazzo dei Notai è stato costruito in due fasi successive, la parte che si affaccia alla Basilica di San Petronio è più antica, mentre quella che affaccia a Palazzo d'Accursio è più recente.
Palazzo dei Notai costruito nel 1381 dalla società dei Notai allo scopo di farne la propria sede. In realtà il Palazzo venne costruito in due momenti differenti: la parte che si affaccia alla Basilica di San Petronio risale appunto al 1381 e venne costruita sotto la direzione di Berto Cavalletto e Lorenzo da Bagnomarinoma; quella che si affaccia a Palazzo d'Accursio fu rifatta da Bartolomeo Fioravanti nel 1437 circa. All'interno del palazzo si possono ammirare affreschi quattrocenteschi e lo stemma dei Notai. Nel 1908 fu completamente restaurato da Alfonso Rubbiani. All' interno si possono ammirare affreschi del 1400.
Palazzo Davide Bargellini ( strada Maggiore 44)
Il palazzo fu realizzato a metà del '600 secondo il progetto di Bartolomeo Provaglia. I due giganti che appaiano nella facciata principale sono opera di Gabriele Brunelli e Francesco Agnesini. Il palazzo ospita il Museo civico industriale vi è anche una raccolta di dipinti(galleria d' arte Bargellini-Davia).Ereditato alla famiglia Davia nel 1876 il marchese arricchì la raccolta di opere d' arte.Sono conservati numerosi dipinti di importanti pittori tra i quali citiamo Vitale da Bologna,Amico Aspertini , luigi Crespi, e altri.
orario di apertura: martedi- sabato ore 9-14 domenica e festivi ore 9-13
lunedì chiuso.
Chiesa Dei Servi (Strada Maggiore 43)
Questa chiesa caratterizzata da numerosi portici è stata iniziata a costruire nel 1345 fu ristrutturata poi nel 1600 per l' ordine dei servi di Maria come San Petronio esprime la cultura del tardo gotico bolognese.
La chiesa ospita numerose opere d' arte fra le quali citiamo "La Beata Vergine in trono col bambino" di Cimabue , la pala di marmo "Annunciazione di Maria" di Michelangelo, tracce di affreschi di Vitale da Bologna del 1300, un affresco di Guido Reni"I Quattro Angeli",
e altri dipinti.Curiosità: nella chiesa vengono tenuti concerti di musica classica .
Chiesa di San Domenico (via san domenico 13 )
Sullo sfondo di piazza San Domenico si erge l'omonima chiesa, custode delle spoglie del fondatore dell'ordine dei Predicatori.
La sua costruzione iniziò dopo la morte del Santo nel 1221.
La facciata è in stile romanico. Entrando, sulla destra si trova la Cappella Ghisilardi in stile rinascimentale progettata da Baldassarre Peruzzi, sulla fiancata sinistra ci sono varie cappelle in stile gotico, all'interno la cappella di San Domenico ristrutturata nel 1728 da Carlo Francesco Dotti, dove giace in un arca marmorea il corpo del Santo.
A questo monumento eseguito in più riprese lavorarono Niccolò Pisano e i suoi allievi che scolpirono l'urna e Niccolò Dell'Arca, che la arricchì con una bellissima cimasa.
In seguito, la Chiesa di San Domenico, fu arricchita da opere di Michelangelo allora diciannovenne!.
Notevole anche il coro ligneo di Fra' Damiano da Bergamo del 1500, meraviglia di intarsio rinascimentale.
Chiesa di San Francesco (piazza Malpighi 9)
La Chiesa di San Francesco di Bologna venne innalzata fra il 1236 e il 1254 per iniziativa della comunità Francescana della città.
E intitolata all' ononimo santo .Pur avendo una facciata in stile romanico, è tra le costruzioni italiane quella nella quale sono riflesse con maggiore fedeltà le forme gotiche francesi: interno a tre navate con deambulatorio absidale con corona di nove cappelle a raggiera, altissime volte con archi acuti, sorrette da costoloni, archi rampanti su contrafforti.
Notevoli l'alta facciata, di forme romano-gotiche, e la parte absidale col superbo slancio dei due campanili (il maggiore di ariosa architettura gotica del primo '400 e l'altro del 1260) e degli archi rampanti delle cappelle radiali ai cui piedi si ergono i mausolei duecenteschi dei celebri glossatori Accursio, Odofredo e Rolandino de' Romanzi. Da notare anche la magnifica pala marmorea dell'altare di Pier Paolo dalle Masegne (1392), le tombe rinascimentali, la sagrestia su disegno di Antonio di Vincenzo (fine del '300), il chiostro dei Morti (sec. XIV) e il chiostro Grande a doppio loggiato (sec. XV-XVI).
Alle spalle della basilica, c'è un parco all'interno del quale si trovano le Tombe dei Glossatori, i sepolcri di alcuni tra i più celebri commentatori del Diritto Romano.
Questa magnifica chiesa si trova nel quartiere pratello in piazza Malpighi e in una laterale di via Sant Isaia.
Musei e Collezioni piu' conosciute e antiche
collezioni comunali d arte:
Le Collezioni Comunali d'Arte di Bologna occupano le stanze che furono del "cardinale legato", contano dipinti di scuola bolognese dal secolo XIV° al XVIII° e di maestri italiani e stranieri tra cui Luca Signorelli, Tintoretto e Magnasco.
Sono conservate raccolte di arte applicata dei secoli XV° - XVIII e un'importante collezione di ceramiche rinascimentali, pastori di terracotta e un teatrino con marionette.
I raffinati locali in cui è adibita la mostra (il secondo piano del Palazzo Comunale di Bologna) sono stati riempiti da opere e mobilia donati nel corso dell'ottocento e del primo novecento al Comune di Bologna, andando ad aggiungersi alla ricca collezione delle magistrature cittadine.
museo civico medioevale
(via Manzoni 4)
Il Museo Civico Medievale di Bologna ha sede dal 1985 a Palazzo Ghisilardi (sorto sui resti di un antico Palatium distrutto nel 1116) che risale al XV° secolo.
Nel museo si possono ammirare opere di produzione longobarda, una raccolta di Ferdinando Cospi, una enciclopedica collezione di oggetti rari e curiosi provenienti da mondi esotici come: la brocca siro-egiziana (fine XIII° secolo), una raccolta di armi (un paio di archi e frecce turche del XVII° secolo) e, infine, il Fondo Palagi (1860), in cui fanno bella mostra la croce in lamina d'oro di arte longobarda del VIII° secolo, l'avorio intagliato con Gesù nell'orto (XII° secolo) e la sella da parta rivestita in lamina d'oro.
La collezione di maggior valore è in gran parte formata da documenti della vita medievale: significativo un vaso in bronzo raffigurante un guerriero a cavallo che, proietta il visitatore nell'atmosfera cavalleresca di quel secolo.
Senza dimenticare la monumentale statua di Bonifacio VIII°, in lastre di rame dorato, eseguita dall'orafo Manno Bandini da Siena (1301), in ricordo al papa che dedicò se stesso per la fine della guerra fra Bologna e Ferrara.
Santuario della chiesa di San Luca
Il santuario della Madonna di San Luca è un santuario dedicato al culto cattolico mariano che si eleva sul Colle della Guardia, una cima in parte boschiva a circa 300 m s.l.m. a sud-ovest del centro storico di Bologna. È un importante santuario nella storia della città di Bologna, fin dalle sue origini meta di pellegrinaggi per venerare la sacra icona della Vergine col Bambino detta "di San Luca". Il santuario è raggiungibile da porta Saragozza attraverso una lunga e caratteristica via porticata composta di 666 archi, che parte da via Saragozza con il monumentale e caratteristico Arco del Meloncello (anno 1732) per poi salire ripidamente fino al santuario.
Tra gli artisti le cui opere adornano la chiesa, si segnalano Guido Reni (terzo altare a destra), Donato Creti (seconda cappella a destra), Giuseppe Mazza(cappella di Sant'Antonio da Padova), Guercino (sagrestia maggiore).
Chiesa di san giacomo e oratorio di santa cecilia (via zamboni 20)
la chiesa è affrescata da opere molto importanti di pittori come Lorenzo Costa,Amico Aspertini, Francesco Francia.
Basilica di San Paolo ( via dei Carbonesi 18)
Sull' altare maggiore all' interno della tribuna disegnata dal Borromini,
campeggia la bellissima scultura in marmo di Alessandro Algardi che rappresenta la " decollazione di San Paolo". Nel secondo altare vi è il Paradiso di Ludovico Carracci (1616).
Alma Mater (via zamboni 33)
l Ateneo piu' antico del mondo occidentale.
Palazzo Poggi, costruito nel 1549 su progetto di Pellegrino Tibaldi.
Nel 1711 fu acquistato dal Senato bolognese e, tre anni dopo, divenne sede delle Scienze.
Dal 1803 l'università lasciò il Palazzo dell'Archiginnasio e si spostò in Palazzo Poggi.
Il cortile di Palazzo Poggi ricorda quello di Palazzo Farnese a Roma; al centro troneggia la statua di Ercole, di Angelo Piò.
Antico palazzo storico di Bologna. All' interno vi sono affreschi di P Ribaldi e di Niccolò dell Abate. La torre della specola fu costruita intorno al '700 . come osservatorio astronomico.
Dal 1803 è sede dell università.
Orto Botanico (via Irnerio 42)
l' attuale sede risale al 1803 e copre un area di 20 mila metri quadrati vi si possono ammirare enormità di piante. sede di facoltà.
Giardini Margherita
Non tanto distante dal centro lungo i viali accanto alla porta di bologna di via santo stefano o quella di via castiglione è possibile raggiungere i Giardini Margherita, uno dei parchi più grandi di Bologna e sicuramente il più famoso e frequentato che prende il nome dalla moglie di Umberto I, re d'Italia quando nacque il parco che fu poi aperto al pubblico nel 1879. E' perfetto in una bella giornata per mangiare un panino a pranzo o fare una bella passeggiata tra i sentieri e il laghetto artificiale.Il giardino di estende per 235 mila mq e all' entrata dalla parte di porta santo stefano vi è il monumento equestre dedicato a Vittorio Emanuele.
Una curiosità è che durante i lavori di costruzione venne rinvenuta una vastissima necropoli Etrusca con numerossimi reperti ora conservati al Museo archeologico di Bologna. Due delle tombe scoperte sono presenti all' interno del parco.
cartine percosi partendo da piazza maggiore.
Basilica San Petronio mappa
piazza santo stefano mappa
due torri mappa
chiesa santa maria della vita mappa
pinacoteca nazionale mappa
museo archeologico mappa
chiesa san domenico mappa
chiesa dei servi mappa
chiesa san francesco mappa
giardini margherita mappa
chiesa san luca mappa
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